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L’arancia è un agrume dal profumo delizioso, un frutto molto
saporito dell'albero dell'arancio. Originario della Cina e del sud-est
asiatico, questo tipico frutto invernale sarebbe stato importato in Europa solo
nel XIV secolo da marinai portoghesi. Tuttavia alcuni testi antico-romani ne
parlano già nel I secolo; veniva coltivata in Sicilia dove era chiamato
melarancia, il che potrebbe significare che il frutto avesse raggiunto l'Europa
via terra. Probabilmente l'arancio giunse davvero in Europa per la via della
seta, ma la coltivazione prese piede solo nella calda Sicilia, dove la sua
diffusione si arenò. Solo dopo secoli venne riscoperto dai marinai portoghesi.
In letteratura assunse l'appellativo di portogallo fino al 1800.
L'arancia si assicura il primato dell'agrume più consumato e
diffuso al mondo, sono coltivate centinaia di varietà differenti.
Le arance sono suddivise in due grandi gruppi:
- le pigmentate, con
le varietà tarocco, moro e sanguinello: ideali da spremere.
- le bionde, con le varietà naveline, ovale, valencia:
ottime da mangiare. L'Italia si classifica al 5° posto nella graduatoria dei
maggiori produttori,mentre il Brasile è al primo posto.
Proprietà
L'agrume ha tante proprietà benefiche per la salute, molto
versatile perché si può consumare in diversi modi senza rischiare di
comprometterne il sapore e le proprietà. Con l’arancia, si possono preparare
dolci e dessert, succhi, macedonie, insalate e altri piatti e la sua polpa
deliziosa e succosa contiene molta vitamina C, flavonoidi ed oli essenziali e
beta-carotene che insieme hanno grandi proprietà antiossidanti ed aiutano a
proteggere l’organismo da malattie vascolari, cardiache, degenerative, da
malattie tumorali e combatte il colesterolo e l'obesità e aiuta ad abassare la
febbre.
Inoltre ha un ruolo fondamentale nell’organismo perché
contribuisce alla formazione di collagene, delle ossa, dei denti, dei globuli
rossi, favorisce l’assorbimento del ferro degli alimenti e protegge dalle
infezioni. Con L'acido citrico e gli oligoelementi di cui ne è ricca la fa
diventare una grande alleata nei momenti di stress.
È depurativa, contribuendo ad eliminare le sostanze che non
sono state metabolizzate e che si sono accumulate nell’organismo nei diversi
organi. Ha, inoltre, proprietà disinfettanti e microbicide che aiutano a
migliorare la salute dell’organismo. Stimola l’apparato digerente con il
magnesio, un minerale che ha a che vedere con il buon funzionamento
dell’intestino, dei nervi e dei muscoli. Funge da analgesico in caso di mal di
stomaco, disinfetta ed elimina i residui per facilitare la digesione.
Si prende cura della salute della pelle mantenendola
idratata e sana, stimolando i tessuti,attivando la circolazione, perciò oltre a
bere il succo d’arancia puro, è consigliato di fare impacchi sul viso con la
polpa dell’arancia per 15 minuti.
Maschera viso con arancia e miele
Questa maschera stimola la circolazione sanguigna e riduce
la secrezione del sebo. E’ consigliata per le pelli normali con tendenza ad
ingrassarsi. Per questa maschera sono necessari: un’arancia frullata, 2
cucchiaini di miele.
Mescolare gli ingredienti e applicare la maschera sulla
pelle pulita. Lasciare agire per 20-30 minuti, poi sciacquare il viso con acqua
tiepida, poi con acqua fredda per un recupero completo della pelle.
Maschera per capelli all’arancia e limone
Frullare la scorza di mezza arancia e mezzo limone insieme
al loro succo e a due cucchiai di olio di oliva. Stendere l’impacco sui capelli
e massaggiate delicatamente con le mani. Coprite il capo con l’asciugamano e
lasciate agire per 10 minuti, poi lavate i capelli come sempre.
Uso in cucina
Le arance sono ottime consumate semplicemente come frutta, o
in dissetanti spremute.
Inoltre sono utilizzate per la preparazione di dolci e
dessert, marmellate, bevande e liquori, ma anche per alcuni secondi piatti dal
gusto agrodolce, come la squisita anatra all'arancia, nel pesce e nelle verdure
per conferire un sapore speciale.
Le scorze possono essere candite e adoperate per la
guarnizione di dolci.
Biscotti all'arancia
Grattugiare tre arance biologiche ( senza la parte bianca
che è amara) e impastare la scorza insieme a 180 gr di burro, 400 gr farina,
200 gr zucchero e una puntina di bicarbonato. Aggiungete gradualmente il succo
delle arance e lavorate l’impasto fino a ottenere una pasta con consistenza
simile alla pasta frolla. Stendere l'impasto facendo dei biscotti di varie
forme con spessore di un centimetro disponendoli nella teglia imburrata e nel
forno preriscaldato a 180 gradi per 15 minuti.
Insalata con arancia
Oltre a mangiarle al naturale o in macedonia, le arance sono
ottime per essere abbinate agli ortaggi nella preparazione di insalate
drenanti, gustandole ogni giorno per un mese come antipasto a pranzo si proverà
meno fame e la ritenzione idrica migliorerà.
Basta prendere un' arancia, sbucciala, affettarla a rondelle
e metterla in una ciotola; aggiungere qualche foglia di insalata (meglio se di
tipo croccante, come l'indivia belga ) un carciofo crudo tagliato sottile e un
piccolo finocchio affettato e poi condire il tutto con un cucchiaino di olio
extravergine d'oliva e un'acciuga dissalata. L'effetto antigonfiore è
assicurato!
Polpette all'arancia
In una terrina si unisce a 400 gr di carne macinata un'uovo
intero, 160 gr di mollica di pane ammollato nel latte,un ciuffetto di
prezzemolo tritato, un pò di capperi dissalati, una puntina d'aglio, tre
cucchiai di pecorino grattugiato, la buccia di un'arancia tritata finemente,
sale e pepe q.b. Impastare il tutto molto bene per avere un composto omogeneo,
formando delle piccole polpettine, infarinarle adagiandole in una padella con
olio caldo rosolandole per pochi minuti. Bagnarle con marsala secco e appena
evaporata aggiungere il succo d'arancia e un mezzo bicchiere di latte, coprire
e cuocere per una decina di minuti.
Tisana di bucce d'arancia
Un'arancia biologicha di cui si userà la buccia, senza parte
bianca, due cucchiai di zucchero o miele, il tutto messo a bollire in 300 ml di
acqua per 15 minuti bere dopo averla fatta riposare per 5 minuti. Molto utile
quando si ha il raffreddore.
Profumare l’ambiente e detergere la casa
L’arancia ha un aroma delizioso che si può sfruttare per
profumare le stanze e gli ambienti della casa. Si possono utilizzare gli oli
della scorza d’arancia che rilasciano un profumo molto gradevole, oppure
facendo essiccare le buccie aggiungendole a chiodi di garofano e a cannella.
Le bucce delle arance si possono pure utilizzare per rendere
profumatissimo il forno, impregnato di cattivi odori, e dopo aver sottoposto
all'interno dello stesso delle scorze a temperatura di 180 gradi.
Mentre per pulire e disinfettare le diverse superfici della
casa si può utilizzare una mistura con poca acqua, aceto e scorze delle arance
lasciandole a macerare per alcuni giorni,poi eliminare le buccie e filtrare. Si
disporrà di un aceto agrumato fresco molto gradevole.
Curiosità sulle arance
Un'antica usanza che risale ai tempi delle crociate, in cui
i cavalieri regalavano le zagare alle loro spose come simbolo di fecondità,
secondo la tradizione saracena, ha fatto dei fiori di arancio il simbolo del
matrimonio.
I fiori d' arancio o la zagara, utilizzati per le nozze, di
cui si adorna la sposa, simboleggiano la verginità; tale usanza proviene da una
leggenda per la quale una giovane vergine, dovendo convolare a nozze e non
possedendo alcun gioiello, in modo miracoloso, assistette alla crescita
spontanea, nel proprio giardino, di una pianta decorata di fiori delicati e
profumati, di colore bianco; ne è rimasta talmente inebriata che si adornò il
capo con la zagara, e da allora è nata la tradizione dei fiori di arancio per
la sposa.
Nel 1860, durante l'armistizio di Palermo, Garibaldi si
trova nel Palazzo Pretorio, dove dirige e coordina le operazioni contro le
truppe borboniche, i generali lo trovano seduto su una poltroncina, con davanti
a sé una sedia su cui erano disposti alcuni sigari, delle arance, un piccolo
pugnale per sbucciarle offrendone spicchi mentre venivano lette le condizioni
della tregua.Più volte venne rappresentato mentre offriva arance a soldati
malati e mentre ne gustava personalmente.
Il racconto delle arance, nella letteratura siciliana, passa
dal mito di Garibaldi all'allegorismo del Vittorini con il "venditore di
arance", dal realismo del Verga con la miseria narrata con il racconto del
tragico siciliano con la piccola moglie, costretto dalla miseria a mangiare
arance che nessun altro avrebbe mai mangiato, fino alla nomenclatura di
Consolo, con la descrizione reale ed attenta della flora e della fauna,
utilizzando termini botanici.
Per quanto riguarda invece la letteratura internazionale si
ricorda "La ragazza delle arance" di Josteine Gaarder, "Cinque
quarti d'arancia" di Harris Joanne
Il famoso film di Stanley Kubrick, A clockwork orange
(1971), si intitola così in virtù di un modo di dire irlandese che coinvolge
direttamente le arance. L’espressione serve per descrivere una cosa assurda,
come l’idea, appunto, che un frutto possa avere un meccanismo interno.
Anthony Burgess, l'autore del romanzo "Arancia
meccanica" che ispirò il film di Kubrick, udì la frase in un bar durante
un suo soggiorno in Irlanda. Quel termine gli rimase impresso e decise di
utilizzarlo per raccontare una storia che fosse anomala, strana quanto
un’arancia meccanica.
L'arancia viene rappresentata molto nell'arte pittorica sia
nella sua fioritura fragrante come frutto d'oro e le sue verdi foglie, appaiono
in diverse composizioni del Rinascimento.I suoi fiori e frutti possono evocare
la purezza, la verginità, il matrimonio, la fertilità.
Carnevale d'Ivrea viene festeggiato con la battaglia delle
arance; tale tradizione deriva da un'usanza molto antica che ha le sue radici
storiche nel Medioevo, quando nel giorno della commemorazione dell'Assunta, il
Feudatario regalava, come ricompensa di un anno di lavoro e di stenti, una
pentola di fagioli ad ogni famiglia. In segno di protesta contro i sorprusi
subiti, i donatari ritennero di buttarle per terra; La rievocazione di tale
gesto entrò a far parte delle usanze di Carnevale attraverso il getto dei
fagioli inizialmente, e trasformatasi successivamente in getto di arance. E'
una battaglia spettacolare con il popolo in piedi ed indifeso, a subire i getti
di arance da parte di tiratori, posizionati sopra carri trainati da 2 o 4
cavalli, e provvisti di maschere e tute protettive a forma di armatura, a
simboleggiare il potere e la tirannia del Feudatario verso i deboli.