80
g carne di manzo magra tritata
1
uovo sale pepe, macis o noce moscata
aglio, prezzemolo
2 fetta di mollica di pane
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
brodo
verdura a scelta (nella foto carote e broccoletti)
Mescolate
la carne di manzo tritata – bene anche altri tipi di carni, come pollo, maiale,
tacchino o vitello – con la fetta di pane bagnata nel brodo e strizzata, il
formaggio, sale, pepe, aromi: sbattete l’uovo e unitene quel poco che basta,
uno, due cucchiai circa per porzione, per legare il composto. Solo se serve ad asciugare
il composto unite pochissimo pangrattato. Formate palline piccole e tuffatele
nel brodo bollente per tre minuti: toglietele con una schiumarola e mettetele
da parte. Scegliete uno o due tipi di verdure che vi piacciono, di colore
diverso. Lavatele e preparatele separatamente in questo modo: in un pentolino
mettete la verdura cruda, un po’ di acqua, sale, coprite e fate cuocere con il
coperchio finchè saranno tenere, aggiungendo erbe aromatiche e spezie a piacere
e, alla fine, un cucchiaio d’olio. Frullate e disponete le due vellutate sul
piatto, come condimento delle polpette. Per la foto si sono usate carote con
alloro e cime di broccoletti con aglio e peperoncino.
Servitele
calde o tiepide.
Ricetta
d’effetto, con una presentazione elegante, ottima anche in occasioni speciali.
Rispetto alle polpette tradizionali, c’è meno formaggio, ma la grossa
differenza è la cottura: si fanno bollire invece di friggere. Risultano così
più delicate, digeribili, magre e sicuramente più sane. La frittura prevede un
certo assorbimento di olio da parte degli alimenti, con aumento del
quantitativo di grassi e di calorie. Il danno principale però è dato dal
deterioramento dell’olio durante la cottura. Quindi far bollire le polpette è un’idea
geniale che permette di ottenere un piatto abbondante ma delicatissimo. Ottimo
l’abbinamento con altra verdura in insalata o 100 g di patate bollite e 50 g di
pane per completare il pasto. Questo piatto è già molto proteico, quindi le
patate, che hanno un contenuto proteico trascurabile, sono l’associazione più
indicata.
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