Originaria di Sri
Lanka, la Cinnamomun zeylanicum è una pianta diffusa in
Oriente, Africa, Caraibi: la corteccia essicata è sempre stata usata nelle
antiche medicine tradizionali per le sue proprietà batteriostatiche,
antimicrobiche, per l’apparato digerente e per le vie urinarie, come
astringente nelle diarree, tropicali e non, oltre che per un uso “riscaldante”
utile nelle patologie respiratorie; a livello psichico, come tonico
antidepressivo.
In cucina veniva e viene usata come antisettico conservante dei cibi e per facilitare la digestione.
In cucina veniva e viene usata come antisettico conservante dei cibi e per facilitare la digestione.
Oggi nuove ricerche scientifiche ne hanno convalidato l’uso
come ipoglicemizzante, utile come coadiuvante nelle iperglicemie e nel
diabete 2, non-insulinodipendente: è utile per il controllo del peso, proprio
per questa sua azione contro la iperglicemia, e aiuta ad abbassare la pressione
arteriosa. Con un dosaggio di 2 g al giorno, quindi una dose minima, in tè,
infusi o un aggiunta a cibo, si possono ottenere buoni risultati: mai eccedere
con la dose per non incorrere in effetti collaterali. Usate sempre cortecce
comprate in negozi specializzati con lunga data di scadenza. Esistono anche
prodotti in capsule. In cucina le stecche polverizzate vanno bene per
aromatizzare i dolci, il riso, le carni brasate. La polvere in commercio è poco profumata, ma utile per alcune preparazioni.
Leggete sul blog la ricetta “Riso basmati alle spezie”
per gustarla al meglio.
Sotto forma di Olio Essenziale è meglio usarlo solo nelle
lampade per aromaterapia, perché data l’enorme concentrazione dei principi attivi, per via interna
o per contatto può provocare problemi alle mucose gastriche e alla pelle.
L’aroma è tonico e antistress, rasserena senza calmare, apre le vie
respiratorie: dà allegria e ricorda le feste natalizie di cui è il profumo
d’elezione associato a quello degli agrumi.