Come una vecchia dama nobile,
che rivela nelle rughe e nelle sdruciture dei vestiti d’alta moda la sua età,
ma che si rinnova un po’ alla volta ad ogni nuova stagione, a volte decadente,
ma sempre viva e in fermento: così vedo Catania, che nei suoi contrasti mi
appare sempre come una delle più affascinanti e belle città d’Italia.
Sono andata a Catania spesso e per tanti anni. Mi sono sempre fermata in un B&B strategico: la sola veduta della piazza del Duomo dai balconcini in ferro battuto con i globi illuminati sulla facciata dell'antico palazzo ristrutturato di recente. La cortesia e disponibilità dei titolari vi farà molto piacere, così come il prezzo modico. Prenotatevi per tempo perchè è sempre pienissimo.
Via Vittorio Emanuele II, 210 tel. 095-321028
Sedetevi la sera con la finestra aperta, guardate la gente che passa, la bellezza architettonica della piazza, magari mangiando come facevo io un cannolo alla ricotta e bevendo un limoncello dell'Etna. Ho sempre immaginato questa zona della città come un immenso teatro en plen air dove si svolgono le attività cittadine con una atmosfera particolare: del resto mi è capitato di assistere in due momenti diversi a una rappresentazione teatrale e alle riprese del film “I vicerè” con la piazza trasformata in un ambiente ottocentesco, con carrozze, cavalli, garibaldini, nobili e dame in crinolina, un film bellissimo che vale la pena di vedere.
In piazza Duomo, con la stupenda cattedrale di Sant’Agata – ricostruita
dopo il terremoto del 1693- consiglio di sedervi ai tavolini del Caffè
del Duomo, per deliziarvi con qualche spettacolare dolce siciliano oppure
con la granita alle more di gelso o al caffè. Se non avete pranzato o cenato,
sono ottimi anche gli arancini e i rustici, sempre che non siate a dieta – la
cucina siciliana è una tentazione molto grande, va presa a piccole dosi, ma è
straordinaria -.
Vale la pena di fare le cose
con calma, ammirando la straordinaria scenografia di una delle piazze barocche
più belle d’Italia, da poco restaurata, osservando l’andirivieni della gente, e
chiacchierando con qualche catanese che vi racconterà la sua città con
l’entusiasmo e l’amore che tutti dimostrano per la loro terra.
Dal 4 gennaio al 12 febbraio si tengono le celebrazioni per la festa di Sant'Agata, una delle più grandi e importanti feste patronali religiose del mondo: culmina il 3,4,5 febbraio con il corteo che porta il simulacro della Santa, e continua ancora per qualche giorno. con cerimonie, processioni di carri dei mestieri, un folklore religioso molto interessante e affascinante.
Nella piazza, fianco al bar-pasticceria con i tavolini, sull'angolo c’è la piccolissima
le "minnuzze di Sant'Agata" |
PASTICCERIA E GELATERIA PRESTIPINO
P.zza Duomo 9 – Catania - tel 095-320840
Un vero gioiello di delizie
per il palato, dove anche i meno golosi si faranno tentare! La pasticceria si
affaccia direttamente sulla splendida Piazza Duomo, proprio di fronte
al sagrato. A gestione famigliare, è dal 1976 che sfornano dolci per tutti i gusti:
una volta provati è difficile non fermarsi per uno spuntino fuori orario ogni
volta che si passa di lì (tra l’altro la pasticceria si incarica anche di
spedire tramite corriere entro le 24 ore in tutta Italia). In vetrina
all’interno del negozio, perfettamente schierati e pronti ad essere assaggiati,
troverete le classiche paste di mandorla o pistacchio, al limone e all’arancia;
cornetti ai pistacchi di Bronte o ai pinoli, torrone di Sant’Agata oppure alle
mandorle o pistacchi e pignolata.
La pasticceria fresca non è da meno: cassata siciliana, fedora (torta tipica a
base di ricotta zuccherata, pan di spagna, gocce di cioccolato, mandorle e
pistacchi), splendidi cannoli e le minnuzze di Sant’Agata (piccola cassata a forma di
seno simboleggiante la vicenda della Santa Patrona a cui venne tolto il seno
per il suo rifiuto al matrimonio con l'oppressore Quinziano), si dice che per avere fortuna, se ne debbano
mangiare due…e direi che non è certo un supplizio! Oltre una discreta scelta di
gusti di gelato, è possibile acquistare anche rosoli al limone, cannella,
ficodindia, alloro, cacao e pistacchio, a cui si aggiunge un’analoga scelta di
liquori e amari locali.
Inoltrandovi
alla mattina nei vicoli che portano verso il castello Ursino, fatto costruire da Federico II di Svevia nella
prima metà del sec.XIII – ora sede del Museo
Civico – vi troverete immersi nel caotico e pittoresco mercato alimentare, dove potrete fare la spesa di qualunque
prodotto fresco, pane di semola con sesamo, carni –esposte come in Oriente -
verdure, formaggi locali, spezie e frutta secca e candita (mandorle e pistacchi
di Bronte da non perdere!). Colori suoni e odori in festa, come solo la Sicilia
può dare.
Nella piazzetta adiacente all’edificio del mercato e
alle bancarelle del pesce si trova un ristorante davvero unico:
OSTERIA ANTICA
MARINA
Via Pardo 29 – Catania - tel
095-348197 www.anticamarina.it
Prenotazione
obbligatoria, il locale è sempre molto frequentato.
Chiuso il
mercoledì.
Situato davanti
ai celebri Archi della Marina, nel cuore pulsante del mercato di Catania,
questa osteria offre pesce freschissimo e sapori tipicamente siciliani. Scelta
ampia sia per gli antipasti caldi e freddi, principalmente di pesce, ma è
possibile optare per le specialità di terra. Primi come la zuppa di pesce o gli
spaghetti al nero di seppia lasciano poi il posto ai secondi che si basano
principalmente sul pescato del giorno, ben esposto al centro del ristorante dove
il cliente può personalmente scegliere il
proprio pasto: calamari, frutti di
mare, ricciole, cernie, aragoste, dentici e pesce spada arricchiscono il menù. Per
assaporare gli spaghetti ai ricci si riempie il ristorante nella stagione
giusta: sempre caldamente consigliato il fritto misto, leggero, asciutto, con
una scelta di pesci insoliti che vi apriranno nuovi orizzonti di sapore. I deliziosi
dessert si basano su ricette tipiche della cucina locale, i vini siciliani
pregiati e di alta qualità. Il locale è piccolo e non ha molti posti a sedere;
il costo per un pasto completo a base di pesce è di circa 40 euro.
A mio avviso è
uno dei migliori ristorante di pesce d’Italia, e ne conosco tantissimi ovunque, fidatevi.
Dalla piazza del Duomo
imboccate la via Etnea, che termina
con lo sfondo dell’Etna, sovrastante con la sua mole grandiosa, innevato
d’inverno in una città che è sempre molto calda, in ogni stagione: come se il
vulcano scaldasse anche la terra su cui sorge.
Fiancheggiata da negozi,
molto animata a qualunque ora del giorno, è il centro della movida catanese e nei negozi ci si può sfrenare in uno shopping a prezzi giusti.
Dopo aver
camminato per la via Etnea tornate verso il mare e non mancate di deviare per
ammirare la via dei Crociferi, costruita dopo il terremoto del 1693, che prende
il nome dalla chiesa di S. Camillo dei Padri Crociferi alla fine della strada:
come in piazza Duomo gli edifici, grigi per la pietra lavica, sono ornati da
cornicioni color avorio con un effetto cromatico particolarmente elegante.
Insieme alla piazza questa strada è la scenografia ideale di tante feste della
città, dal Natale, alla processione del Cristo morto prima di Pasqua, a quella
di S. Agata, con la statua della Santa che si ferma davanti alla chiesa di S.
Benedetto, per ascoltare i canti intonati dalle monache benedettine, prima di
dirigersi in piazza S. Francesco e fare poi ritorno alla sua cappella in Duomo.
Lasciato il centro storico,
tornate sul lungomare per godervi il panorama della costa, ma se potete, non
perdete la gita in jeep sulla cima dell’Etna, che con i suoi 3350 metri dà una visione
emozionante del paesaggio lunare intorno ai crateri e di tutta la Sicilia
orientale fino al mare.