venerdì 22 marzo 2013

Penne di farro al pesto siciliano


70 g penne di farro (o integrali)
5pomodori Pachino
1/2 cucchiaio di mandorle sbucciate
(6/7 mandorle)
4 olive nere snocciolate
1 cucchiaio di parmigiano (o pecorino) grattugiato
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 pezzettino di aglio
Abbondante basilico


Mettete in acqua bollente per pochi secondi i pomodori, per poterli sbucciare facilmente: poi togliete i semi e tagliate la polpa a pezzettini,  tagliate a rondelle le olive. Mettete nel mixer il parmigiano e le mandorle, frullatele, poi unite il basilico, l’olio e un cubetto di ghiaccio: serve a non far annerire il basilico col calore delle lame ed emulsionandosi con gli ingredienti permette di diminuire la quantità di olio necessaria. Non dovrebbe essere necessario il sale. Condite la pasta con filetti di pomodoro, le olive e il pesto diluito con due cucchiai di acqua di cottura e voilà, una squisitezza superveloce che ricorda l’aria e il mare di Sicilia! Questa pasta è buonissima calda, ma  anche fredda per l’estate.

Se non vi piace il gusto forte dell’aglio mettetene uno spicchio intero nel pesto per pochi minuti e poi toglietelo, lascerà solo il profumo e sarà più delicato; in inverno si possono usare i pomodori secchi al posto dei freschi: vanno ammollati in acqua tiepida e usati come gli altri. Attenzione perché sono già salati.

Consiglio nutrizionale di Silvia

Il piatto è leggermente più calorico rispetto ad altre ricette che ha postato Tiziana, perché contiene olive e mandorle. Non è un difetto perché si tratta di grassi vegetali di ottima qualità: sono invece i grassi saturi, prevalentemente di origine animali i responsabili di colesterolo alto, trigliceridi alti, aterosclerosi etc. Olive e mandorle contengono i famosi e preziosi omega-6, grassi polinsaturi a lunga catena non producibili dall’organismo, vanno pertanto  assunti con l’alimentazione. Gli omega-3 e omega-6 migliorano i livelli di colesterolo, mantengono elastiche le membrane cellulari, limitano la formazione di radicali liberi. Un buon rapporto omega-3 e omega-6  nell'alimentazione garantisce anche livelli più bassi di infiammazione. Le mandorle contengono inoltre potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco, magnesio, acido folico e un enzima, l’emulsina, che favorisce la digestione degli amidi, quindi perfetto abbinamento nel piatto.
 
 
 
 



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