Un infuso dal gusto gradevolissimo che, oltre ad essere un depurativo disintossicante, stimolante il metabolismo, unisce molte proprietà antiinfiammatorie contro le influenze della stagione invernale. E' molto utile nelle diete per il controllo del peso. Bevetene solo la dose indicata - circa mezzo litro - per una decina di giorni, ripetendo la cura quando serve.Se desiderate bere di più - come è preferibile -diluite con altra acqua pura. Non è indicato nei periodi caldi.
700 g di acqua
2 cucchiai di tè verde
3 cm di rizoma di zenzero fresco
un pezzettino di corteccia di cannella (2 g)
2 gocce di olio essenziale di arancio amaro (facoltativo)
Mettete sul fuoco un pentolino con l'acqua, il pezzetto di zenzero fresco (oggi si trova ovunque, dai supermercati, alle bancarelle dei mercati, ai negozi di alimenti etnici e di alimenti naturali) tagliato a fettine e una scaglietta di corteccia di cannella non più grande di un'unghia. Portate a ebollizione e fate cuocere per 15 minuti con un coperchio, poi spegnete e unite il tè verde. Lasciate in infusione per 5 minuti, poi scolate, mettete in una bottiglia, unite le due gocce di olio essenziale di arancio amaro e consumate caldo o freddo durante la giornata.
N.B. Non superate le dosi consigliate: tutte le piante medicinali in giusta dose sono salutari, in eccesso possono avere controindicazioni. Usate solo preparati erboristici di ottima qualità acquistati in negozi specializzati.
tè verde - -le
foglie del tè, Camelia sinensis,
torrefatte subito dopo la raccolta forniscono il tè verde,che ha basso contenuto di caffeina, mentre le foglie
torrefatte dopo fermentazione danno il tè
nero che ha contenuti di caffeina dallo 0,9 al 5%: i polifenoli contenuti
nella pianta modulano l’azione di questo potente alcaloide che è responsabile
dell’effetto tonico e stimolante del sistema nervoso centrale, con aumento
dell’attenzione e della lucidità. Il fitocomplesso aumenta la diuresi, abbassa
i lipidi nel sangue e favorisce la lipolisi, quindi il consumo dei grassi nei
tessuti: per queste proprietà è utile nelle diete dimagranti. La sua efficacia
richiede cautela nei dosaggi: mai esagerare perchè l’abuso può provocare
insonnia nervosismo e stitichezza.
Narra
la leggenda cinese che il tè, Camelia
sinensis, fu scoperto intorno al 2700 a.C dall’imperatore Chen Nong. Questi riposava all’ombra di
una pianta e i suoi servitori facevano bollire acqua da bere, perché il saggio
era molto rigido sulle norme igieniche; dall’albero caddero alcune foglie nel
recipiente, aromatizzando e colorando d’oro l’acqua. L’imperatore rimase
incantato dal gusto, dal profumo e dall’effetto tonificante di quell’infuso
scoperto così, per caso. In Giappone si narra che Bodhidarma dopo tre anni di veglia si addormentò e sognò le donne che aveva amato in gioventù: al suo risveglio, adirato per la sua debolezza, si punì tagliandosi le palpebre e le sotterrò. Qualche anno dopo ripassò nello stesso luogo e si accorse che dove aveva seppellito le sue palpebre era cresciuto un arbusto, le cui foglie producevano una bevanda miracolosa che donava forza e aiutava a stare svegli e lucidi durante le lunghe veglie di meditazione. La raccomandò ad amici e discepoli e così nacque l'uso e la coltivazione del tè. Solo nel XVII riuscì ad arrivare in Europa, portato dai galeoni olandesi.
zenzero - Usato in tutti i
paesi tropicali, dall’Asia all’Africa, al mondo arabo, è davvero gradevole,
molto meno piccante del peperoncino rosso, ha un vago aroma di limone.
Nell’Europa del nord è molto usato per i dolci come il “panpepato” e i biscotti
al ginger (da Zingiber officinalis), mischiato ad altre spezie come cannella
chiodo di garofano ginepro anice: la birra inglese chiamata ginger ale contiene
estratto di zenzero, così come viene spesso usato negli aperitivi.
Antibatterico e disinfettante intestinale, usato in altri tempi prima degli
antibiotici, ma ancora oggi nei paesi del Terzo Mondo, digestivo e stimolante
le funzioni epatiche e biliari –come tale non va usato da chi soffre di calcoli
biliari. Nella medicina tradizionale cinese è usato come “riscaldante”,
antiinfiammatorio in caso di raffreddori (ottimo coadiuvante il decotto con un
pezzetto di rizoma fresco bollito in acqua per 20 minuti e dolcificato col
miele). Interessante l’uso come antinausea: si è dimostrato che ha la stessa
efficaciadella difenidramina, uno degli antiemetici chimici più usati
soprattutto per il mal di mare, aria, auto e per la nausea in gravidanza. Una
divertente curiosità: il medico arabo Avicenna nel medioevo lo consigliava
mischiato al miele come il viagra dei nostri giorni.
In
cucina lo useremo per la carne, il pesce, assieme alle verdure, anche con i
cereali e nei dolci soprattutto quelli di pasta frolla. E’ consigliabile usare
il rizoma fresco:sbucciatelo e tagliatelo a pezzetti, poi surgelatelo, per poi
utilizzarlo al bisogno. La polvere è poco efficace rispetto alla potenza del rizoma e non ha un sapore
all’altezza del fresco.
cannella - originaria di
Sri Lanka, la Cinnamomun zeylanicum è una pianta diffusa in Oriente, Africa, Caraibi: la corteccia
essicata è sempre stata usata nelle antiche medicine tradizionali per le sue
proprietà batteriostatiche, antimicrobiche, per l’apparato digerente e per le
vie urinarie, come astringente nelle diarree, tropicali e non, oltre che per un uso “riscaldante” utile nelle patologie respiratorie; a livello psichico, come tonico antidepressivo. In cucina veniva e viene
usata come antisettico conservante dei cibi e per facilitare la digestione.
Oggi
nuove ricerche scientifiche ne hanno convalidato l’uso come ipoglicemizzante, utile coadiuvante
nelle iperglicemie e nel diabete 2, non-insulinodipendente: è utile per il controllo del peso, proprio per
questa sua azione contro la iperglicemia, e aiuta ad abbassare la pressione
arteriosa. Con un dosaggio di 2 g al giorno, quindi una dose minima, in tè,
infusi o un aggiunta a cibo, si possono ottenere buoni risultati: mai eccedere con
la dose per non incorrere in effetti collaterali. Usate sempre cortecce comprate
in negozi specializzati con lunga data di scadenza. Esistono anche prodotti in capsule. In cucina le stecche
polverizzate vanno bene per aromatizzare i dolci, il riso, le carni brasate.
Leggete
sul blog la ricetta “Riso basmati alle
spezie” per gustarla al meglio.
Sotto
forma di Olio Essenziale è meglio usarlo solo nelle lampade per aromaterapia, perché
data l’enorme concentrazione, per via interna o per contatto può provocare
problemi alle mucose gastriche e alla pelle. L’aroma è tonico e antistress,
rasserena senza calmare, apre le vie respiratorie: dà allegria e ricorda le
feste natalizie di cui è il profumo d’elezione associato a quello degli agrumi.
arancio
amaro - originario
dell’Estremo Oriente, il Citrus aurantium,
si è adattato da molti secoli al clima mediterraneo: sia nella varietà dolce
che nell’amara si usano le scorze dei frutti, nell’amara anche i fiori e i
rametti con i frutti immaturi per
produrre gli OE di neroli e petitgrain usati in cosmetica,
profumeria e aromaterapia. In cucina si usa prevalentemente l’arancio dolce.
Ricchissimo
di vitamina C, A, bioflavonoidi nella medicina naturale il Citrus si usa in associazione con altre piante come stimolante e tonificante, utile durante
le influenze per i problemi dell'apparato respiratorio, stimola la digestione in
caso di difficoltà digestive – dispepsia – ma è controindicato in caso di
gastrite.
Negli ultimi anni si è scientificamente dimostrato che una sostanza contenuta nelle scorze dell’arancio amaro, la sinefrina, una ammina simpaticomimetica-adrenergica (cioè una componente chimica attiva sul sistema nervoso) provoca una riduzione dell’appetito e stimola la termogenesi (aumento del consumo calorico) e la lipolisi (utilizzo dei grassi a scopo energetico).
In commercio si trova l’ estrattto secco di arancio amaro titolato in sinefrina, che, ai dosaggi indicati dal Ministero della Salute e riportati sulle confezioni, è utile nelle diete dimagranti per favorire il controllo del peso.
Negli ultimi anni si è scientificamente dimostrato che una sostanza contenuta nelle scorze dell’arancio amaro, la sinefrina, una ammina simpaticomimetica-adrenergica (cioè una componente chimica attiva sul sistema nervoso) provoca una riduzione dell’appetito e stimola la termogenesi (aumento del consumo calorico) e la lipolisi (utilizzo dei grassi a scopo energetico).
In commercio si trova l’ estrattto secco di arancio amaro titolato in sinefrina, che, ai dosaggi indicati dal Ministero della Salute e riportati sulle confezioni, è utile nelle diete dimagranti per favorire il controllo del peso.
Controllate l’etichetta dei prodotti prima di
acquistarli ma non assumeteli se soffrite di problemi cardiocircolatori, di ipertensione e di ulcera
gastrica. Vietati alle donne in gravidanza e ai bambini sotto i 12 anni.
Sconsiglio invece vivamente i prodotti che associano all’estratto di arancio amaro altre piante con un effetto simile, tipo guaranà, cola, mate, caffeina, efedra, perché moltiplicando l’effetto simpaticomimetico possono dare seri effetti collaterali a carico dell’apparato cardiocircolatorio e nervoso.
Sconsiglio invece vivamente i prodotti che associano all’estratto di arancio amaro altre piante con un effetto simile, tipo guaranà, cola, mate, caffeina, efedra, perché moltiplicando l’effetto simpaticomimetico possono dare seri effetti collaterali a carico dell’apparato cardiocircolatorio e nervoso.
Nelle tisane, come il
nostro Tè verde dimagrante, si può utilizzare l’olio essenziale di Arancio
amaro nella misura di 2 gocce al giorno, per avere un effetto benefico: dobbiamo infatti tener conto che l’olio
essenziale è il risultato della distillazione della buccia di circa 1700 arance per ottenere un litro di O.E., è
quindi concentratissimo e si usa sempre a dosi minime, sempre diluito. L'aroma e il gusto sono eccezionali.
Che ricetta tè meraviglioso, sicuramente provare.
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